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Indice TFR del mese di novembre 2016

L'Istituto centrale di statistica ha reso noto che l'indice dei prezzi al consumo per il mese di novembre 2016 è pari a 100,0 punti.L'incidenza percentuale della differenza rispetto all'indice in vigore al 31 dicembre 2015, sulla base del coefficiente di raccordo 1,071, è pari a 0,093458; il calcolo del coefficiente di rivalutazione si esegue sommando il 75% di tale valore con un tasso fisso dell'1,5% annuo, per cui si avrà un indice di rivalutazione del TFR pari a 1,445093%.

Tasso di interesse legale 2017: da 0,2% a 0,1%

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 14 dicembre 2016, n. 291, il Decreto MEF 7 dicembre 2016 che modifica il tasso di interesse legale.In particolare, l'art. 1 del presente decreto dispone che la misura del saggio degli interessi legali (art. 1284 C.c.) è fissata allo 0,1% con decorrenza dal 1° gennaio 2017 (il tasso di interesse per il 2016 era pari allo 0,2%).

Dal 13 dicembre è possibile optare per la trasmissione telematica dei dati delle fatture e dei corrispettivi: Comunicato

Con Comunicato Stampa 9 dicembre 2016, l'Agenzia delle Entrate ha reso noto che, dal prossimo 13 dicembre, i contribuenti potranno esercitare l'opzione per la trasmissione telematica dei dati delle fatture/corrispettivi, accedendo all'apposita piattaforma presente sul sito dell'Agenzia, alternativamente tramite:le credenziali Fisconline o Entratel,la Carta Nazionale dei Servizi il Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid).L'opzione andrà esercitata entro il 31 marzo 2017 e riguarderà le fatture/corrispettivi del 2017 e 4 anni successivi.

Studi di settore 2016: ok a correttivi anticrisi e modifiche della territorialità

Con Comunicato stampa 7 dicembre 2016 l'Agenzia delle Entrate ha reso noto che i correttivi anticrisi e le modifiche della territorialità, per quanto riguarda gli studi di settore 2016, hanno ricevuto il via libera dalla Commissione degli esperti.In particolare, il comunicato stampa ha evidenziato che:i correttivi 2016 propongono gli stessi interventi previsti per il periodo d'imposta 2015 (interventi relativi all'analisi di normalità economica e di coerenza, correttivi congiunturali di settore, territoriali e individuali);gli esperti hanno dato il via libera:

Previdenza complementare: comunicazione al fondo dei contributi 2015 non dedotti nel 2016

Entro il 31 dicembre 2016 i lavoratori che aderiscono a forme di previdenza complementare dovranno ricordarsi di comunicare al proprio fondo pensione la quota di contributi che,versati e deducibili in corso 2015,non sono stati dedotti in corso 2016.Infatti con tale comunicazione, nella fase di erogazione della prestazione finale, detto importo non sarà assoggettato a ritenuta, come previsto dalla vigente normativa in materia.

Scadenza versamento saldo IMU/TASI: FAQ del Dipartimento delle Finanze

Con Comunicato 2 dicembre 2016, il Dipartimento delle Finanze, in prossimità della scadenza per il versamento della seconda rata dell'IMU e della TASI (16 dicembre 2016), ha pubblicato sul proprio sito internet le 'Faq versamento seconda rata IMU e TASI 2016'.In particolare, al fine di rispondere ai dubbi di contribuenti, operatori professionali e associazioni di categoria, sono stati formulati dei chiarimenti in merito alla corretta individuazione delle aliquote applicabili per il versamento del saldo.

Giustificato motivo oggettivo: lecito se serve per aumentare la redditività, illecito se il datore adduce una crisi che non c'è

In materia di licenziamento, la Corte di Cassazione ha chiarito che il giustificato motivo oggettivo può ritenersi lecito se operato nell'ambito di una riorganizzazione dell'impresa per ridurre i costi e, di fatto, aumentare i profitti. Il provvedimento risulta illegittimo, però, se la diminuzione del fatturato posta a motivazione del recesso non sussiste.I giudici della Corte Suprema, nella Sentenza n.

Tra i criteri per licenziamento da soppressione del posto: retribuzione più alta, bassa produttività e altri redditi

Con la Sentenza n. 25192 del 9 dicembre 2016 la Corte di Cassazione interviene in merito ai criteri da seguirsi nella scelta del dipendente da licenziare in caso di soppressione del posto.In particolare, la Suprema Corte precisa che, in relazione alla soppressione del posto di lavoro, la scelta del dipendente da licenziare deve tenere conto, oltre che dei carichi di famiglia, anzianità di servizio ed esigenze tecnico produttive, anche dei seguenti criteri soggettivi:maggior costo del dipendente;mancata attribuzione di somme premiali legate al rendimento, nonchéil disporre di altri redditi.

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